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Giorgio è un adolescente di Reggio Calabria che ha fatto della fede per la Reggina la sua ragione di vita. Figlio unico e colpito dalla morte prematura del padre quando lui aveva solo cinque anni, è cresciuto ed educato dalla madre, maestra di scuola elementare, una sorta di sergente di ferro, soprattutto riguardo al suo andamento scolastico. Una mamma però dolce, premurosa e che viene spesso spiazzata dai comportamenti del figlio e sopporta tutte le sue peripezie per amore della Reggina. Accade che Giorgio dopo la gioia per il ritorno in serie B della sua amata squadra, assapora nella stagione successiva il sogno della serie A, lo accarezza e lo sfiora in quella calda e sfortunata domenica di giugno del 1989, quando la Reggina a Pescara perde, ai calci di rigore contro la Cremonese, lo spareggio per centrare la prima storica promozione in serie A. Da quel giorno Giorgio insegue quel sogno che un po' lo stuzzica, un po' lo tormenta, fino ad arrivare a quello storico 13 giugno 1999, al delle Alpi di Torino, quando la Reggina finalmente raggiunge la vittoria e la promozione in serie A. Non mancano in questo romanzo gli episodi riguardanti la vita privata di Giorgio, i suoi primi innamoramenti, le sue relazioni sentimentali spesso burrascose, il suo impegno in politica, un racconto lungo dieci anni che si intreccia e si cadenza con le partite della sua squadra del cuore, un arco di tempo in cui in Italia accadranno molte cose, come la stagione delle stragi, gli anni di Tangentopoli, la guerra nel Golfo e quella nei Balcani, che resteranno indelebili per tutta la sua generazione...